Termina quest’anno il primo triennio del Progetto ministeriale “Biologia con Curvatura Biomedica” per i ragazzi delle quinte dell’indirizzo Scientifico delle Scienze Applicate che vede la cooperazione fra scuola e Ordine dei Medici.
L’incontro conclusivo ha visto la partecipazione dei nostri studenti, degli studenti del Liceo Classico Ariosto, delle insegnanti referenti, delle dirigenti scolastiche, della presidente dell’Ordine dei Medici dott.ssa Anna Maria Ferrari, del vice presidente dott. Pietro Ragni e della dott.ssa Maria Brini ed è stato il momento per fare il bilancio conclusivo. Il percorso è certamente impegnativo poichè comporta un supplemento di studio serio e continuativo, ma è anche molto interessante perché dà modo agli alunni di incontrare professionisti appassionati che trasmettono l’orgoglio di appartenere alla classe medica ed è corredato da attività laboratoriali svolte presso l’Ospedale S.M. Nuova e altre strutture sanitarie che avvicinano concretamente all’ambiente in cui i futuri medici si troveranno ad esercitare. “Siamo contenti di contribuire alla formazione dei futuri colleghi medici” ha detto la dott.ssa Ferrari “In ogni periodo di crisi è necessario guardare al futuro, investire su di esso e sicuramente il progetto va in questa direzione”.
Cosa si portano a casa i ragazzi?
“Molto interessanti sono state le visite ai Laboratori di Analisi dell’Ospedale, al CORE, così come il corso di primo soccorso BLSD, le attività con l’anatomo patologo e la logopedista” dice Giovanni e Riccardo aggiunge “Le lezioni con i medici mi hanno fatto riflettere su quanto sia importante il lavoro di squadra e il rapporto con il paziente. Ho percepito la soddisfazione nello svolgere questo lavoro, nell’aiutare gli altri e nel salvare delle vite ma anche la delicatezza e la responsabilità che questo richiede.”
Ora, dopo l’esame di stato, sarà tempo della scelta del corso universitario maturata nel corso del triennio e di affrontare i test di accesso alle facoltà di Medicina e Chirurgia e Sanitarie, che, come dimostrano i dati raccolti a livello nazionale, dovrebbero essere più accessibili per chi ha seguito il percorso.
Non resta, dunque, che augurare a tutti un “i bocca al lupo”.