Grazie al sostegno della Confraternita dell’Aceto Balsamico Tradizionale, la nostra scuola ha intrapreso un percorso per la ripartenza dell’acetaia Pascalina. Questo il nome ufficiale dell’acetaia, avviata il 20 dicembre 2001, nel sottotetto del BUS.
La batteria è costituita da cinque botti di legni e dimensioni diversi, castagno, rovere, frassino e ciliegio, ognuna delle quali è stata marchiata con il simbolo della Confraternita.
L’avviamento dell’acetaia, che ormai risale ad un ventennio fa, ha visto l’aiuto della Confraternita e la partecipazione dell’allora Presidente dott. Ugo Rangone. Oggi come allora, la Confraternita sostiene la scuola, dopo qualche anno di stasi, si è deciso di ripartire con un progetto didattico, denso di significato per il territorio in cui viviamo.
Un’acetaia a scuola, infatti, è una grande occasione per valorizzare il prodotto e tramandare la “ricetta”.
I ragazzi potranno studiare dal punto di vista chimico e biologico un’eccellenza enogastronomica reggiana e potranno svolgere un percorso di conoscenza storico e geografico del territorio, anche attraverso la visita dei luoghi della tradizione.
I progetti per la ripartenza della Pascalina sono molti, ma uno degli appuntamenti più attesi è certamente il Palio Matildico 2021, dove la scuola parteciperà con grande curiosità, visto il lungo tempo ormai trascorso da quando l’acetaia è stata avviata.
L’acetaia Pascalina è una delle tante eredità lasciate dalla grande famiglia del BUS e così l’equipe di Scienze e Chimica ha scelto di prendersene cura e di tramandarla alle future generazioni di studenti e insegnanti del BUS.
Da sinistra: Elisabetta Lombardo (assistente tecnico), Eleonora Franchini (docente), Sonia Ruozzi (dirigente scolastico),
Elena Pagani (docente referente progetto aceto balsamico), Mariacarla Fornaciari (docente coordinatore dell’indirizzo Scienze Applicate),
Annamaria Cucchi (docente coordinatore del dipartimento Scienze, Chimica e Laboratorio Scientifico), Paola Semeghini (docente), Marina Salsi (ufficio tecnico).
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