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foto1 incontro prefettura 2ofeb2023« Avvicinare i ragazzi alle istituzioni, valorizzare il loro punto di vista per affrontare il disagio giovanile e conoscere da vicino il loro mondo, al fine di immaginare interventi sempre più efficaci e di iniziare a far sentire gli studenti parte attiva della società »: con queste parole il prefetto, Iolanda Rolli, ha sintetizzato gli obiettivi dell'incontro tenutosi nella mattina del 20 febbraio scorso in prefettura tra gli alcuni alunni del Bus Pascal e del Canossa e i rappresentanti delle istituzioni del territorio provinciale. 
 

In rappresentanza del Pascal erano presenti gli alunni della classe IV L Scienze Applicate ed alcuni alunni delle classi V Grafica a cui sono stati consegnati degli attestati per di lavori svolti in occasione delle celebrazioni del 2 giugno. 

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Dopo una breve presentazione della propria istituzione ed amministrazione, i rappresentanti istituzionali hanno spiegato, ognuno per la parte di propria competenza, quale è il loro contributo al tavolo per il contrasto al disagio giovanile e quale è il valore di lavorare in sinergia.

Per il questore, « è fondamentale lavorare insieme al mondo della scuola e dell'università, perché il disagio giovanile non è solo un problema di ordine pubblico, ma anche e soprattutto una questione di educazione al vivere in una comunità ». 

Dello stesso tenore gli interventi dei vertici di carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco, che hanno messo l'accento sull'importanza di formare e di informare i giovani, anche sulle conseguenze delle attività che pongono in essere.

I rappresentanti del comune e della provincia hanno poi descritto le iniziative che da tempo vengono realizzate per i giovani, e di come il tavolo istituito in prefettura abbia contribuito a metterle a sistema.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il fondamentale apporto dell'ufficio scolastico provinciale, che ha coordinato tutti gli istituti scolastici coinvolti nelle iniziative ed ha curato i rapporti con l'università, altro soggetto protagonista delle iniziative in questione. 

Per il prorettore, infatti, « la funzione di UNIMORE nel contrasto al disagio giovanile è quella di dare una chiave scientifica alle iniziative immaginate dalle istituzioni territoriali, e questo rappresenta un esempio emblematico di come si concretizza la cosiddetta "terza missione" dell'università, che mette a disposizione delle amministrazioni il sapere scientifico per metterle nelle condizioni di affrontare più efficacemente i problemi del territorio ».

foto3 incontro prefettura 2ofeb2023La parola, poi, è passata ai ragazzi, che, interloquendo con i rappresentanti delle Istituzioni, hanno messo in luce gli aspetti più critici del tema del bullismo e le problematiche che lo rendono un fenomeno difficile da affrontare. 
Sono emersi diversi temi, di diverse domande: esiste un identikit del bullo? Bullismo e cyber bullismo vanno trattati diversamente? Cosa si può fare per prevenire il fenomeno? Esiste il reato di bullismo? Cosa si può fare quando un bullo non è imputabile per ragioni anagrafiche? Quali dati arrivano alle istituzioni di un fenomeno che spesso è per sua natura sotterraneo e subdolo? Come si può aiutare una vittima di bullismo? 

Gli alunni, in seguito, hanno suggerito delle ulteriori iniziative, tra cui la realizzazione di un app per confrontarsi anonimamente, tra ragazzi e tra ragazzi ed adulti, sulle problematiche legate al bullismo, e la realizzazione di una campagna pubblicitaria per diffondere maggiormente le attività già in atto sulla tematica.

In chiusura il prefetto, nel cogliere con interesse le proposte formulate dagli alunni, ha ringraziato tutti i presenti ed ha anticipato che « a marzo si terrà una giornata all'università dove enti locali, forze di polizia e mondo della scuola, a due anni dall'istituzione dell'apposito tavolo, esporranno alla cittadinanza le iniziative intraprese per contrastare il disagio e la devianza giovanile al fine diffonderle e di renderle sempre più fruibili non solo ai ragazzi, ma anche ai loro principali punti di riferimento: genitori, insegnanti e allenatori ».

Al di là del tema specifico affrontato, credo sia stato importante per gli allievi incontrare e parlare con chi rappresenta le istituzioni del territorio in modo da comprendere meglio sia cosa le Istituzioni rappresentano sia quali sono le loro competenze.

Il prefetto ha infatti auspicato che in futuro si possano realizzare altri incontri di questo tipo con gli studenti.